Secondo appuntamento con una compagnia di attori per gli studenti del “Dagomari” abbonati alla stagione teatrale del Metastasio con la formula del “Quartetto”. Stavolta ospiti nell’Auditorium dell’Istituto sono stati gli attori impegnati, presso il teatro cittadino, nella trasposizione scenica del celebre romanzo di Michail Bulgakov “Il Maestro e Margherita, realizzata e prodotta dal Teatro Stabile dell’Umbria per la regia di Andrea Baracco, con Michele Riondino e Federica Rosellini quali protagonisti ( e la partecipazione straordinaria di Anna Maria Guarnieri).

Gli alunni del “Dagomari” si sono confrontati con il testo di Bulgakov che, nell’originale drammaturgia di Letizia Russo, si muove fra grottesco e sublime, con l’irruzione a Mosca del Diavolo e dei suoi aiutanti, la tormentata storia d’amore tra il Maestro e Margherita, la vicenda umana del governatore di Palestina, Ponzio Pilato. Perché il diavolo esiste – ci racconta lo scrittore russo – e il paradosso sta nel fatto che si trova a Mosca durante il periodo staliniano per dimostrare niente di meno che l’esistenza di Cristo. L’affresco moscovita di Bulgakov è illustrato magistralmente da Riondino e dagli altri attori in un gioco quasi funambolico di situazioni in cui il razionale di un mondo perfetto viene messo in crisi dal dubbio del mistero. Lucida la denuncia dello scrittore, che vive l’ assenza di libertà del regime sovietico con dignità eroica. Sollecitati dalle potenzialità evocative del testo, dai suoi aspetti allegorici e di satira sociale, gli studenti del “Dagomari” hanno interloquito e posto domande sul senso profondo dell’opera di Bulgakov, mostrando un vivo interesse per questo capolavoro novecentesco (uno dei più originali in assoluto del “secolo breve”) e per la versione teatrale che ne è stata proposta.