Narrare il proprio territorio, scoprirne le caratteristiche salienti, in particolare quelle che stabiliscono un legame profondo tra la realtà ambientale e coloro che la vivono quotidianamente, da cittadini consapevoli del patrimonio di tradizioni, cultura, lavoro che in essa si è andata depositando nel corso del tempo, fino ai nostri giorni.

Insomma, interrogare la propria città, il proprio contesto di vita per scoprirne ed esaltarne quello che gli antichi chiamavano il “genius loci”. E’ questo lo spirito che impronta il progetto "Cantieri di Narrazione Identitaria", presentato a un gruppo di alunni delle classi terze e quarte dell’ ITEPS “Paolo Dagomari” da parte dell’ Assessore alla Semplificazione e alle Politiche economiche e per il lavoro del Comune di Prato, Daniela Toccafondi, e dal giornalista, conduttore radiofonico e scrittore Emilio Casalini, ideatore del progetto medesimo.

Si tratta di un contest che vede impegnato il Comune nella promozione del miglior progetto di narrazione identitaria del territorio realizzato da studenti. L’obiettivo è quello di offrire la possibilità ai ragazzi di raccontare direttamente il proprio territorio, con la loro sensibilità, il loro sguardo “giovane”, e fare di ciò una sorta di approfondita e - perché no? - orgogliosa riscoperta dall’interno del territorio da consegnare agli stessi residenti, nonché un originale “biglietto da visita” per  viaggiatori, turisti, ospiti  a vario titolo della città con i quali riuscire a stabilire un legame di forte empatia capace di lasciare una traccia significativa nella memoria e nella considerazione del nostro distretto.

 Il progetto ha origine dal libro di Emilio Casalini “Rifondata sulla Bellezza” (Spino Editore) in cui la narrazione dell’identità è uno dei principali strumenti di valorizzazione territoriale.

Al centro dell’attenzione dei ragazzi sarà posto il variegato e armonico mosaico di storie, persone, leggende, cultura, enogastronomia, spiritualità, artigianato, architettura, arte, agricoltura, natura, paesaggio che complessivamente compongono l’identità di un ambiente antropico.

Insomma, tradizioni, sapori, emozioni, idee, forme, colori del territorio per raccontare con strumenti consolidati (testi, video, foto, audio, brochure, guide, cartelli, murales) o più attuali (social, app, podcast, realtà virtuali) il senso più vero di un territorio.

Le varie elaborazioni proposte dalle scuole saranno valutate dalla giuria che alla fine premierà l’idea migliore, ma comunque tutti i progetti presentati saranno inseriti in una piattaforma online aperta e condivisa.